Febbraio 14, 2023 - No Comments!

L’intervista a Francesca Ravasio, interior designer e una delle anime più creative della Capponi General Contractor

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Francesca ha studiato allo IED proseguendo poi la sua carriera nell’azienda familiare. Il suo credo è l’esperienza sul campo: conoscere le persone e toccare con mano l’anima di un luogo per trasformarlo nel sogno del cliente, senza rinunciare all’armonia e all’equilibrio. Per lei ciò che fa più la differenza è la cura dei dettagli.

1 // Quali sono le esperienze e gli incontri che ti hanno portato a diventare una creativa? Credo che sia una cosa innata, la creatività, ma va comunque coltivata. Io ho avuto la fortuna di essere circondata da una famiglia che questo lo sapeva. Con i miei nonni, in particolare con mia nonna, e proseguendo con i miei genitori, sono sempre stata libera di esprimermi sotto ogni forma. Questo mi ha aiutato ad allenare la mia creatività, a svilupparla sotto ogni forma, sia mentale che fisica.

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2 // Quanto conta l’ambiente per chi svolge un lavoro come il tuo e quanto spesso senti l’esigenza di doverti spostare, per alimentare nuove visioni? Credo che l’ambiente, in generale, sia una proiezione della nostra mente: ambiente in ordine, mente in ordine. L’ambiente lavorativo è fondamentale, sia dal punto di vista estetico che personale, per sviluppare e immaginare progetti armoniosi ed equilibrati. Per alimentare la mia creatività mi sposto spesso, cercando di viaggiare verso mete urbane, ma soprattutto cerco di riconnettermi con la natura il più possibile, perché secondo me è la dimensione più creativa e spontanea che esiste.

3 // Il viaggio che non ti togli dalla testa. Come dicevo prima, le mie mete sono spesso urbane ma intervallate da ricongiungimenti al mondo naturale. Per questo il primo viaggio più stimolante per me è stato in Giappone, dopo la mia laurea. Ho avuto il piacere di scoprire una cultura che mi ha aperto il cuore alla spontaneità e al rispetto verso l’altro. Il loro carattere li porta ad avere una cura per i dettagli incredibile. Al pari, c’è un viaggio che ho fatto a 15 anni in Africa, in Kenya, dove i miei ricordi mi riportano sempre a gioire per la bellezza e la dimensione selvatica del mondo animale. Comunque, faccio fatica a fare una classifica, perché viaggiare è sempre un momento di crescita, sia lavorativo che personale.

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4 // Qual è il progetto al quale sei più affezionata? Non ho un progetto a cui sono affezionata in particolare. Ogni progetto è un momento di stimolo e crescita, e ognuno di essi mi lascia qualcosa che mi aiuta a migliorare. Alimentano la mia creatività: questo è sufficiente per amarli tutti in egual misura.

5 // Quali sono i passaggi che segui per dar forma a un nuovo lavoro? Non ho uno schema fisso, ogni progetto ha un’anima tutta sua e cerco di essere sempre molto spontanea per non limitare la mia creatività. Questo comporta che non ci siano passaggi standard, ma solo alcuni valori applicati alla realizzazione dei singoli progetti: creatività, spontaneità e, ovviamente, le esigenze del cliente, aspetto a cui tengo molto.

Progettazione e interior design dello showroom di Catellani & Smith

6 // Dove prendi spunto per tenerti aggiornata sulle nuove tendenze di interior design? Sono abbonata a molte riviste di design, quelle che preferisco sono AD e Living. Osservo molto l’ambiente circostante e cerco sempre di frequentare le fiere di settore, soprattutto se ad accompagnarmi è mio padre. Con lui ho l’occasione di osservare ed evidenziare particolari da cui trarre ispirazione. Penso proprio che sia questo a fare la differenza: i dettagli.

Progettazione e interior design di una villa nella provincia di Bergamo

7 // Una caratteristica del tuo carattere che ti è servita ad arrivare dove sei. Faccio molta fatica a rispondere a questa domanda. Se mi fermo a pensarci potrei dire che una mia caratteristica distintiva sia quella di essere una donna priva di condizionamenti. Come ho accennato prima, sono stata cresciuta con la possibilità di esprimermi come meglio sentivo. Un altro aspetto che posso evidenziare del mio carattere è quello di essere sempre alla costante ricerca dell’equilibrio e dell’armonia nelle cose.

8 // Futuro: a cosa stai lavorando? Ho molti progetti in essere, non voglio anticiparvi niente, ma sono molto felice perché li sento molto vicini a me e ho la certezza che daranno spazio alla mia libertà espressiva e creativa, che è quello che amo di più.

Published by: manuela ricci in interior design